Uno dei modi migliori per apprezzare un’opera d’arte è essere ciechi e andare alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma. Penso invece ai nostri ragazzi, che ci vedono benissimo, e visitano i musei in gita scolastica come se andassero all’interrogazione di chimica. Sarebbe bello se potessero andarci con i non vedenti e fare lo stesso meraviglioso percorso riservato a loro in una piccola area del museo. Ne uscirebbero, credo, più ricchi ed emozionati.
Ad ideare e realizzare questo progetto di percorso museale per persone con disabilità è stato l’Istituto “Leonarda Vaccari” in collaborazione con diversi enti istituzionali.
Funziona così. C’è il quadro, grande, bello, imponente, ben esposto. Per chi può guardarlo con gli occhi.
In questo caso si tratta de "Un riflesso" di Filadelfo Simi.
E sotto c’è la riproduzione del quadro in rilievo plastico. Per chi vuole guardarlo con le emozioni.
Con la mano sinistra quindi si ripercorrono i contorni delle figure e i volumi, con la destra si legge in braille la descrizione minuziosa dell’immagine e una breve nota critica. Si acquisisce così in dissolvenza l’immagine nella mente.
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