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martedì 29 marzo 2011

INTERNET E LA PRIVACY

Il bullo online molesta gli altri usando le nuove tecnologie e i social network.
Il bullo online pubblica su youtube contenuti scorretti.
Il bullo online è un cretino.
Facebook suggerisce alcune misure per prevenire questi comportamenti  (accettare solo richieste di amicizie sicure, non fidarsi di profili falsi, usare la funzione "blocca" per mettere fine a comportamenti offensivi, segnalarli a Facebook, usare impostazioni sulla privacy più restrittive) ma noi genitori che facciamo? La maggior parte di noi si preoccupa del numero di ore passate su Facebook ma quasi nessuno della qualità. I nostri figli chattano con sconosciuti, pubblicano contenuti sconci, fanno parte di gruppi demenziali? E soprattutto: conoscono le regole sulla privacy? Hanno un codice etico per la pubblicazione e la condivisione di contenuti? La famiglia e la scuola (se non è educazione civica questa!) dovrebbero intervenire per educare il buon cittadino digitale sin da piccolo.
Per esempio in una scuola media, dove tutti sanno maneggiare una telecamera e qualcuno un programma rudimentale di montaggio, si potrebbe lanciare un concorso: un piccolo cortometraggio per insegnare a non postare video che coinvolgano persone non consenzienti. Una cosa del genere: http://www.youtube.com/results?search_query=KJEnVzMXK1E&aq=f
Chi vince può decidere per tutto un mese che giorno essere interrogato in matematica o in storia.

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